Sono sempre di più le donne che desiderano avere un seno in perfetta armonia con il corpo e per questo ricorrono alla mastoplastica additiva come intervento risolutivo.
La mastoplastica additiva è l’intervento al seno maggiormente richiesto da tutte coloro che hanno il desiderio di aumentare il volume del proprio seno per renderlo più femminile ed in linea con la propria individualità.
Un corpo perfetto è il sogno di qualsiasi donna in quanto essere in forma fisica è un ottimo stimolante anche nella sfera della nostra intimità sessuale e relazionale. La chirurgia estetica offre il suo fiore all’occhiello con la mastoplastica additiva, un intervento abbastanza impegnativo con ottimi risultati che rendono in poco tempo, anche un seno svuotato nuovamente sodo e giovanile.
In questa società sempre più dirottata verso un piacevole apparire ed un aspetto che sia in linea con i canoni richiesti si ha sempre più la necessità di una carezza di autostima e anche tramite la chirurgia estetica si può arrivare ad ottenere maggiore considerazioni di se stessi. Un seno asimmetrico o disarmonico può crearci limitazioni psicologiche e molto spesso la panacea è la mastoplastica che può di nuovo ridarci la forma smagliante dando la nostro seno una immagine accattivante.
Per chi è maggiormente indicato l’intervento della mastoplastica al seno?
L’intervento di mastoplastica additiva in chirurgia estetica è indicato per le donne che desiderano:
- ridare sintonia, proporzione e volume al seno rispetto al corpo;
- riconferire forma e volume ad un seno che si è svuotato con la gravidanza e l’allattamento;
- correggere un’asimmetria mammaria, cioè migliorare la differenza che può esistere tra il volume delle due mammelle.
Come si scelgono le protesi nell’aumento del seno?
La scelta delle protesi al seno è una parte molto delicata ed importante poichè determinerà il risultato finale dell’intervento.
E’ il chirurgo plastico a scegliere la protesi adatta alla conformazione fisica della paziente e alle caratteristiche dei suoi tessuti, al fine di ottenere un seno più naturale possibile.
Esistono in commercio diverse tipologie di protesi che si differenziano per forma, superficie e contenuto.
Le protesi al seno possono avere forma rotonda o con profilo anatomico (a goccia) oppure essere ergonomiche (avere allo stesso tempo una forma anatomica e una forma rotonda). Le prime sono più indicate per pazienti il cui seno presenta una forma armonica e desiderano un piccolo aumento di volume come a seguito di una o più gravidanze ed hanno un seno svuotato.
Le protesi al seno con profilo anatomico sono indicate per donne con pochissimo seno o che desiderano ottenere un seno prorompente ma naturale.
Le protesi ergonomiche sono la novità degli ultimi tempi e consentono di avere al tempo stesso il vantaggio di essere anatomiche e rotonde, ma possono essere posizionate solo in pazienti più in carne.
Le protesi a superficie liscia hanno un involucro leggermente più morbido e poco percepibile al tatto anche quando vengono posizionate sotto la ghiandola mammaria.
Le protesi testurizzate sono invece un po’ più rigide al tatto, ma vengono preferite da molti chirurghi in quanto hanno meno probabilità di rigetto.
Da cosa sono costituite le protesi al seno?
Le protesi utilizzate nella chirurgia di aumento del seno sono costituite da un gel di silicone, che è un materiale altamente coesivo e uniforme che pur avendo la morbidezza e la consistenza propria del tessuto mammario, agisce come una sostanza solida permettendo di evitare, in caso di rottura accidentale dell’impianto, la migrazione e la dispersione del suo contenuto all’interno della regione mammaria.
Le protesi con gel di silicone sono disponibili in tre diversi gradi di coesività (morbido, leggermente denso e molto denso) al fine di garantire il massimo livello di resistenza, sicurezza e confort.