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Chirurgia plastico-estetica: la dottoressa Anna Trimarco spiega le differenze tra l’Italia e gli USA

Le differenze tra la chirurgia plastica in America e quella in Italia descritte dalla dottoressa Anna Trimarco, chirurgo internazionale specializzato in chirurgia estetica e plastica ricostruttiva

Sulla formazione universitaria…

“La chirurgia plastica americana è la più evoluta al mondo. Non è cominciata lì, c’è una storia per quanto riguarda la chirurgia estetica e risale agli antichi egizi. Negli Stati Uniti la chirurgia estetica e plastica ha raggiunto i massimi livelli e tutto è dovuto alla formazione dei medici. Ci sono grandi università e tutto è basato sull’istruzione, sullo studio e sulla pratica della medicina. Gli americani hanno questo sistema di formazione del chirurgo che permette allo specializzando già dal primo anno di fare pratica e dunque non solo ad assistere come si fa da noi. Si inizia da subito ad operare partendo da piccoli interventi fino ad arrivare ad interventi più grandi. In Italia ora le cose sono cambiate perchè gli specializzandi vengono assunti dall’ospedale mentre prima per far pratica si faceva del volontariato. Ora abbiamo introdotto il numero chiuso e dunque si può imparare di più, personalmente quando mi sono laureata io c’erano 10000 iscritti al primo anno di medicina e si può immaginare quanto fosse complicato seguire le lezioni. A livello di formazione in America hanno un metodo di insegnamento avanzato”.

Sull’aspetto estetico…

“Negli Stati Uniti c’è da sempre un differenza razziale e dunque sono abituati ad operare soggetti di varie culture. E’ un’estetica differente quella delle varie razze: dell’afroamericano, del nordico, del latino piuttosto che dell’asiatico. Cambia proprio l’anatomia in alcuni casi: ad esempio l’occhio da orientale è difficile da operare per un chirurgo che non ha mai operato questo perchè l’attacco del muscolo è fatto differentemente rispetto ad altre tipologie di occhio. I nasi anche sono differenti,quelli asiatici hanno meno parte cartillaginea ossea, quelli afroamericani hanno più cartillagine. Insomma tra le varie razze ci sono differenze estetica e i chirurghi americani hanno esperienza un po’ su tutto perchè da sempre sono abituati ad operare varie tipologie di persone mentre in Italia è una cosa che sta cambiando dagli ultimi 20 anni. Come senso estetico quello americano è molto raffinato, anche se ormai con la globalizzazione tutto è cambiato. In america poi c’è un grande benessere economico e di conseguenza una grandissima richiesta infatti l’america rimane il primo paese al mondo per interventi di chirurgia plastica-estetica e credo anche ricostruttiva“.

Staff Anna Trimarco

Categories : medicina estetica

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